Nonostante la crisi globale abbia dato il via a una catena di licenziamenti anche nel settore bancario, i tagli non hanno toccato da vicino i compensi dei top manager statunitensi appartenenti ai CdA dei più stimati istituti di credito.
A rendere note le retribuzioni dei vertici delle banche a stelle e strisce è uno studio della Equilar pubblicato sul New York Times, dove leggiamo come i compensi siano lievitati fino a sfiorare il 60%.
Secondo il tabloid, inoltre, i più pagati sono i top manager di Goldman Sachs, con una retribuzione media pari a quasi mezzo milione di dollari nel 2011 (precisamente 488,709 dollari), cifra cresciuta del 50% rispetto alle remunerazioni del 2008.
Stando alle dichiarazioni rilasciate dal portavoce di Goldman, tuttavia, l’entità dei compensi è dovuta prevalentemente all’assegnazione di azioni (non monetizzabili fino alla fine del mandato). Per alcuni dirigenti con responsabilità extra le retribuzioni salgono ancora, e questo nonostante occupino questo ruolo solo part-time.
=> Leggi perché gli stipendi dei dirigenti resistono alla crisi
Ai compensi da capogiro del CdA di Goldman Sachs seguono quelli percepiti dai membri del board di Morgan Stanley, dove i direttori percepiscono una media di 350mila dollari, mentre Citigroup ha visto lievitare i compensi degli amministratori del 64% tra il 2008 e il 2011.
Seguono, ancora, i top manager di JPMorgan (278,194) e Bank of America (275mila dollari).