Federmanager Bologna lancia un progetto volto a sostenere il reinserimento nel mondo del lavoro dei manager disoccupati, favorendo l’incontro con le aziende alla ricerca di consulenti e in grado di offrire nuove opportunità professionali.
=> Scopri le strategie per il reimpiego dei manager over 50
Sarà infatti presentato ufficialmente il 13 maggio, presso la sede Federmanager a Bologna, il nuovo portale “Get a Solution” ideato per aiutare i dirigenti senza impiego, il popolo dei manager esclusi dalle aziende a causa della crisi costituito, nel corso del 2012, da oltre 13mila professionisti lasciati a casa.
«Getasolution è un’innovativa idea che ha lo scopo di far incontrare aziende e manager che hanno un progetto da realizzare.»
Questo lo scopo del portale, che si propone anche di limitare le possibili e frequenti conseguenze causate dalla perdita del lavoro e dall’inattività forzata, vale a dire depressione e disagio.
=> Leggi perché gli esuberi portano al demansionamento dei dirigenti
«È molto importante che quando un dirigente d’azienda resta disoccupato, non rimanga con le mani in mano. Presentarsi ad un colloquio di lavoro parlando di cosa si sta facendo nel presente, è diverso rispetto a parlare del passato. E a livello psicologico, dà una grande spinta.»
Queste le parole di Andrea Molza, presidente dell’associazione di categoria in Emilia Romagna, il quale ha illustrato anche il background del progetto, nato da un precedente esperimento denominato Columbus, che risale al 2010 e 2011, e incentrato sulla promozione di percorsi formativi destinati ai manager e offerti dalle aziende locali.
=> Scopri il progetto per affidare ai manager la gestione delle aziende confiscate
Giorgio Ambrogioni, presidente Federmanager, focalizza l’attenzione sul falso mito legato alle retribuzioni dei dirigenti, e ancora di più alle ricche liquidazioni manageriali che, in realtà, vengono concesse solo in pochi casi.
«Il problema è anche culturale: in Italia quando pensiamo ai dirigenti, ci vengono in mente solo nomi grossi dagli stipendi milionari. Sì è vero, esistono anche quelli, ma sono una minoranza. Per il resto parliamo di un ceto medio che una volta disoccupato perde tutto.»