Quando un manager, un dirigente o chiunque rivesta un ruolo di comando riesce a non separare la propria identità professionale da quella personale non ci sono dubbi: si parla di leadership autentica, almeno secondo quanto teorizzato nel 2003 da Luthans & Avolio.
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L’autenticità si deve quindi riflettere sia in ambito professionale sia nella vita privata, pertanto la condotta del leader deve essere caratterizzata da trasparenza, correttezza, autostima e consapevolezza di sé in tutti gli ambiti.
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Da Forbes apprendiamo alcune qualità proprie dei leader autentici che mettono d’accordo la maggior parte di coloro che hanno teorizzato e scritto sull’argomento:
1. I leader autentici sono consapevoli dei loro punti di forza, dei propri limiti delle loro emozioni. Agiscono seguendo gli stessi principi sia in privato sia in pubblico e non nascondono i loro errori o le loro debolezze per paura di essere considerati deboli.
2. I leader autentici focalizzano la loro attenzione sugli obiettivi da raggiungere, mettendo in secondo piano gli interessi personali e il proprio ego.
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3. I leader autentici portano non hanno paura di mostrare la loro vulnerabilità e di comunicare apertamente con i loro dipendenti.
4. I leader autentici hanno la capacità di concentrarsi sugli obiettivi a lungo termine, un principio sul quale basano le strategie aziendali mostrando pazienza, tolleranza e rispetto per il lavoro altrui.