Si espande il divario tra gli stipendi percepiti dai top manager italiani e i salari dei lavoratori dipendenti: secondo il rapporto 2012 stilato dalla Fisac-Cgil il rapporto tra le retribuzioni delle due categorie è pari a 1 su 163.
Se un dirigente percepisce un compenso medio pari a 4 milioni e 326 mila euro all’anno, un dipendente porta a casa una media di 26 mila euro lordi annui. Tradotto in termini percentuali, significa che il 47% della ricchezza è concentrata nelle tasche del 10% della popolazione.
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Le cifre diffusa dal rapporto Fisac-Cgil, inoltre, mostrano la notevole disparità con il passato, basti pensare che nel 1970 il gap salariale tra gli Amministratori Delegati e i lavoratori era espresso dal rapporto 1 a 20.
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A queste cifre si aggiungono quelle rese note da un’indagine Uilca, che informa sull’incremento delle differenze retributive tra i CEO e i lavoratori del settore bancario: nel 2012 il compenso medio dei Chief Executive Officer è stato pari a 53 volte quello percepito dai semplici impiegati, e questo nonostante il calo subito dagli stipendi dirigenziali rispetto al 2011 (si parla di una diminuzione pari al 34,61% al netto dei Tfr e delle Indennità di Fine Carica erogate ai manager che hanno lasciato i vertici aziendali nel corso del 2011).