Ottimismo, carriera e scontro generazionale

di Teresa Barone

3 Settembre 2013 09:00

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Giovani lavoratori e colleghi più maturi a confronto in materia di ottimismo e autostima: i dati della ricerca Monster-GfK.

Quanto sono positivi i giovani lavoratori? Qual è il loro livello di ottimismo in materia di lavoro e carriera? Secondo una recente ricerca condotta da Monster  e GfK sono proprio i “millennials” i dipendenti più felici, nonostante la crisi. Il loro grado di autostima supera di gran lunga quello dei colleghi più anziani, i baby boomers.

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Stando alle cifre diffuse dallo studio, che ha coinvolto oltre mille lavoratori, il 60% delle giovani generazioni si dichiara ottimista riguardo le opportunità di carriera, contro il 48% dei lavoratori più maturi. Se il 37% delle nuove leve crede fermamente di poter avviare una carriera soddisfacente, solo il 26% dei colleghi più anziani sembra avere la medesima fiducia.

E non solo. Sono proprio i millennials a manifestare maggiore concretezza ammettendo che, spesso, è la prospettiva di guadagno a guidare le scelte personali in ambito professionale, tanto che il 42% di loro preferirebbe dedicarsi a un lavoro in ambito sociale finalizzato ad aiutare il prossimo. Questo il commento di Joan Ruge , vice presidente di Monster:

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«La domanda che ci si pone riguarda spesso l’eredità lasciata alle nuove generazioni dai baby boomers, quando il quesito che dovremo porti dovrebbe riguardare che cosa possiamo aspettarci dai millennials in quanto nuova generazione di forza lavoro. La generazione del nuovo millennio ha subito una economia turbolenta ma il posto di lavoro di oggi rimane comunque un ambiente particolarmente stimolante per coloro che sono all’inizio della carriera . Questi nuovi dati suggeriscono che i millennials hanno desideri e aspettative forti e decise in materia di lavoro e carriera, mostrando un ottimismo che i baby boomer non hanno.»