Identificare il giusto talento è sempre un azzardo, ma è comunque possibile predire il potenziale di carriera, basandosi sulle performance ottenute in passato e sulle competenze già dimostrate sul campo.
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Certo, questo può funzionare solo se il futuro sarà simile al passato, cosa attualmente non semplice dato che, attualmente, i manager devono costantemente adattarsi ai cambiamenti che avvengono all’interno delle aziende. Comunque, identificare a grandi linee il potenziale di carriera non è difficile.
Capacità di innovare. Quando il manager ha questa abilità di sfidare l’innovazione, di prendere in considerazioni diverse opzioni e implicazioni a lungo e a breve termine, e di giungere a soluzioni prima mai attuate, può provare una nuova sfida, e avvicinarsi alle situazioni in modo diverso.
Performance. C’è chi è in grado di mantenersi presente e costantemente impegnato, di mantenere la calma di fronte a situazioni di stress o di sfida, e di adattarsi rapidamente ai cambiamenti: in questi casi si potrebbe scegliere un impiego volto al problem-solving, oppure di gestione del team, così da migliorare le performance di tutti i collaboratori.
Riflessività. Avere nuove esperienze non significa necessariamente aver imparato dalle stesse: i manager abili lo sanno fare, riflettendo in maniera critica su quanto accaduto. Esaminano i successi ottenuti e i fallimenti, hanno fame di feedback e il desiderio di comprendere cosa succede. In questo caso il potenziale di carriera riguarda la gestione del team, ad esempio.