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Le aziende italiane sono ancora fortemente restie all’introduzione di soluzioni Byod, il “Bring your own device” che prevede l’utilizzo dei dispositivi tecnologici personali anche sul lavoro.
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Una panoramica sulle preferenze delle aziende europee in materia di Byod è offerta dallo studio European Byod Index condotto per conto di Oracle da Quocirca, indagine che ha coinvolto 700 società mostrando una evidente resistenza: il 44% delle aziende, infatti, è contraria all’uso dei device mobile in ambito professionale.
Il motivo di tale perplessità va ricercato prevalentemente nelle problematiche legate alla sicurezza delle informazioni e dei dati, tuttavia lo studio evidenzia anche una carente conoscenza delle soluzioni “security” offerte dai più moderni dispositivi tecnologici. Se l’83% delle aziende favorevoli al Byod operano in ambito TLC, la PA sembra invece interessarsi molto poco a questo tipo di innovazioni.
Tornando alla situazione italiana, la penisola si colloca in fondo alla classifica degli Stati più innovativi (solo la Spagna fa peggio), mentre Germania e Svizzera si collocano tra le aree europee più mature per quanto riguarda l’accesso di soluzioni Byod in azienda.
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C’è anche, tuttavia, chi intravede qualche spiraglio per il futuro: secondo Domenico Garbarino, Sales Director Security Solutions di Oracle Italia, la condizione nazionale evidenziata dal report: «È assolutamente veritiera ma è anche vero che la situazione è in forte evoluzione e che anche moltissime aziende che vengono identificate nello studio come contrarie all’adozione del Byod sono sempre più consapevoli del fenomeno.»