Insegnare la creatività

di Teresa Barone

4 Aprile 2014 10:00

logo PMI+ logo PMI+
Creativi si nasce o si diventa? È possibile insegnare e trasmettere la creatività ai membri di un team di lavoro?

Secondo numerose teorie la creatività è innata, tuttavia in ambito professionale è prerogativa dei manager stimolare i singoli componenti del gruppo, facendo in modo che riescano a mettere in pratica una capacità naturale spesso sottovalutata e lasciata nel dimenticatoio.

=> Scopri quando la creatività nasce dal pessimismo

Per stimolare la creatività altrui, tuttavia, è indispensabile non solo apertura mentale e capacità di ascolto da parte di chi impara, ma anche una buona dose di entusiasmo e passione di chi insegna.

Spesso, la strategia più efficace per incoraggiare il pensieri creativo è porre domande insolite che, spesso, aprono la strada alle idee più innovative. Fondamentale, tuttavia, è anche costruire un ambiente lavorativo caratterizzato da fiducia, rispetto e sicurezza: l’incertezza, la precarietà e la mancanza di rispetto rappresentano un ostacolo per la creatività.

Qualsiasi strategia si decida di utilizzare, come il brainstorming, è indispensabile che il leader incoraggi ciascun membro della squadra equamente, favorendo la ricerca di idee innovative anche al di fuori delle mura dell’ufficio cercando fonti sempre nuove. Spesso anche un semplice cambiamento di scenario rappresenta una risorsa utile per stimolare il pensiero creativo.

=> Leggi i miti da sfatare sulla creatività

L’ispirazione nasce spesso da situazioni impreviste, non programmate, e può essere favorita da conversazioni fortuite: ben vengano le occasioni di incontro e scambio di opinioni organizzate al di fuori dell’orario di lavoro e della consueta riunione in ufficio, opportunità di interazione che spesso si rivelano molto utili per far nascere nuovi progetti.