Quanto vale il lavoro di un CEO?

di Teresa Barone

11 Aprile 2014 08:00

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Il successo dell?azienda è merito all?Amministratore Delegato o il suo contributo è solo marginale? Una ricerca svela nuove linee di pensiero.

Uno studio condotto dall’Università della Georgia e Penn State rivela come il pensiero comune riguardo i meriti del CEO sia notevolmente cambiato dagli anni 50′ a oggi, mostrando una crescente tendenza a valorizzare l’impegno del “capo” e il suo ruolo determinante al fine di ottenere prestazioni elevate.

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La ricerca parla di “Effetto CEO” tentando di dare una spiegazione a questa inversione di tendenza: attualmente, o almeno dal 1990 al 2009, gli Amministratori Delegati contano di più rispetto al passato. I ricercatori hanno monitorato un campione di CEO a capo di aziende pubbliche statunitensi, valutando i cambiamenti ai vertici nel corso degli anni e i risultati ottenuti in materia di rendimento e redditività.

Se nell’immediato dopoguerra le performance venivano stimate prevalentemente sulla base del settore di attività dell’azienda, l’avvento della tecnologia ha cambiato la prospettiva introducendo altri elementi di valutazione legati soprattutto alle capacità imprenditoriali individuali. In pratica, i CEO hanno conquistato sempre maggiori opportunità di dimostrare il loro valore e le abilità personali.

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Lo studio, inoltre, sottolinea come nelle aziende in forte sviluppo l’ “Effetto CEO” sia minore, perché l’incremento delle opportunità di crescita fa si che anche i anche manager meno talentuosi possano conquistare posizioni elevate.