I datori di lavoro di successo cercano delle soft skills specifiche nei dipendenti e anzi spesso e volentieri considerano tali qualità più importanti delle hard skills. Quando i dipendenti non hanno infatti queste competenze trasversali di base, possono danneggiare il successo globale dell’intera impresa: ecco dunque quelle che i manager stanno cercando secondo CareerBuilder, Millennial Branding e altre società.
Affidabilità: non c’è niente di meglio di un dipendente affidabile, che arriva al lavoro in orario e che fornisce risultati di qualità. Indipendentemente dalla loro posizione, la maggior parte dei dipendenti sono tenuti a fare le presentazioni al management, collaboratori, clienti e fornitori in qualche modo, quindi devono saper mettere insieme le idee di branding in una presentazione per il cliente.
Soprattutto per le grandi imprese, i dipendenti migliori devono saper pensare in modo critico e risolvere i problemi in maniera efficace, dunque durante il colloquio di lavoro il recruiter dovrebbe chiedere ai candidati qual è stata una particolare sfida che hanno dovuto affrontare e come l’hanno superata. Ciò aiuterà a valutare la capacità del candidato di essere intraprendente e di saper affrontare gli ostacoli.
Secondo Millennial Branding, il 92 per cento dei datori di lavoro apprezza un forte lavoro di squadra, una tra le soft skills più richieste. Si tratta di quei dipendenti forti e disposti ad aiutare i colleghi e a formarli lungo la strada.
Le scadenze e i progetti possono cambiare in qualunque momento, e i dipendenti devono essere in grado di adattarsi rapidamente, pur rimanendo focalizzati sul rispetto delle scadenze. Infine, occhio alla creatività, una soft skill indispensabile al giorno d’oggi per innovare.
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