Donne italiane e carriera: percorso in salita

di Teresa Barone

18 Luglio 2014 08:00

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Per le lavoratrici italiane la carriera è un percorso in salita, tra gap retributivi, pregiudizi e difficoltà di accesso ai ruoli apicali.

La parità tra i due sessi in Italia è ancora un miraggio. Nonostante la situazione sia lievemente migliorata rispetto al passato, infatti, le donne si sentono ancora discriminate e ammettono di dover compiere sacrifici non da poco per fare carriera.

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Una recente indagine promossa da Hays ha monitorato il pensiero femminile per quanto riguarda l’accesso alle cariche apicali e la conquista di stipendi non inferiori alle retribuzioni maschili. Secondo il sondaggio – condotto su un campione di 150 professioniste – il 96% delle intervistate lamenta una persistente arretratezza culturale tipica del Belpaese e accompagnata da una carente programmazione di incentivi per le mamme che lavorano, così come la difficoltà nell’accedere alla “stanza dei bottoni”.

Per l’83% delle donne interpellate, inoltre, esiste una notevole disparità retributiva a vantaggio dei colleghi uomini, spesso beneficiari di bonus più ricchi. Come si sentono le protagoniste del mondo rosa di fronte a tutte queste difficoltà? Lo spiega Sofia Cortesi, Finance director di Hays:

«Nonostante rispetto al passato siano stati fatti passi avanti alcuni dei dati che emergono dal sondaggio fanno riflettere. Le lavoratrici italiane si sentono quasi in dovere di sacrificare qualcosa pur di perseguire il successo e la carriera. Il 43%, per esempio, afferma di aver rinunciato alla propria femminilità sul posto di lavoro, adottando un atteggiamento più maschile per potersi fare strada, mentre il 44% afferma di aver addirittura sacrificato la propria famiglia.»

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