Trasferimento per lavoro: quando farlo

di Floriana Giambarresi

30 Luglio 2014 13:00

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Ci si dovrebbe trasferire prima o dopo l'ottenimento di un nuovo lavoro? Ecco una guida per i neoassunti.

Ci si dovrebbe trasferire prima o dopo l’ottenimento di un nuovo lavoro? Ci sono una serie di variabili da considerare prima di decidere quando trasferirsi se siete stati assunti o spostati in una città diversa da quella in cui avete abitato finora.

=> Scopri se il dipendente rifiuta il trasferimento

Naturalmente, bisogna innanzitutto considerare i costi dovuti allo spostamento: attenzione soprattutto alle città care, ma ci sono numerose location che offrono posti di lavoro impegnativi, cultura e prezzi ragionevoli. Ci saranno tuttavia sempre luoghi più desiderabili di altri e solitamente questi hanno un costo più alto.

Quando ci si sposta in una nuova città, le spese si sommano rapidamente: bisogna infatti affittare o acquistare un nuovo appartamento, comprare i mobili se necessario e affrontare tutti gli altri costi dovuti principalmente proprio alla casa. I fondi potrebbero dunque esaurirsi rapidamente.

È dunque bene prima accumulare un po’ di risparmi, cosicché al momento del trasferimento non ci saranno troppe difficoltà. Chi gioca bene le sue carte potrebbe optare per un trasferimento anticipato, così da ambientarsi prima di iniziare il nuovo lavoro, che successivamente garantirà uno stipendio che potrebbe coprire tutte le spese.

Un cambiamento di vita importante come questo non può esser facilmente riassunto in una lista di pro e contro logici, è una decisione infatti che ogni persona avrà bisogno di fare per conto proprio in base alla sua situazione e al suo saper prendere rischi.