Le regole per litigare

di Francesca Vinciarelli

17 Marzo 2015 14:00

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Anche per litigare servono delle regole, così da rendere il litigio costruttivo ed utile.

La vita in ufficio è spesso stressante sopratutto quando si vanno a creare situazioni di tensione che posso trasformarsi in breve tempo in un litigio. Quando si creano queste situazioni bisogna tenere a mente alcune regole. In primis non bisogna accettare tutto e mandare giù, accumulare il malcontento può portare ad una reazione esagerata con l’andare del tempo e potrebbe portare anche a farlo in situazioni fuori luogo passando così dalla parte del torto. Per questo motivo bisogna affrontare un argomento per volta, è importante non usare una discussione dopo qualche tempo per rivangare tutte le situazione successe in passato.

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Non bisogna inoltre durante una discussione, rispondere con mezze frasi, questo attegiamento alimenta il litigio e non porta a nessuna conclusione costruttiva. Un’altro errore è indirizzare il litigio su questioni personali, attaccare l’altro su dei punti deboli come la famiglia, confidenze fatte, errori passati. Un attacco che può sembrare perfetto quando si è arrabbiati e infastiditi da una persona, ma sbagliatissimo sia per l’attuale litigio in corso sia per il rancore che può rimanere nel tempo.

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Ed infine quando sentiamo il bisogno di litigare con una persona, si deve valutare se le cose che si reputino fastidiose e problematiche siano davvero colpa dell’altro. Perché molte volte invece dipendono da noi o dal contesto lavorativo stesso. Per questo un litigio alcune volte può essere sostituito da una semplice osservazione.