La formazione per la sicurezza

di Chiara Basciano

17 Giugno 2015 12:00

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Tenere sempre aggiornati i dipendenti sul problema sicurezza aiuta a prevenire gli attacchi.

Il problema della sicurezza cresce di pari passo con l’implementazione di sistemi tecnologici avanzati. Se infatti il comparto IT, in sintonia con i vertici aziendali, mostra di conoscere sempre meglio le potenzialità dei servizi i dipendenti invece rimangono indietro.

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Non consapevoli dei rischi diventano l’anello debole della catena. Per questo oltre e sviluppare sistemi sempre più complessi e funzionanti bisogna contemporaneamente puntare alla formazione dei dipendenti. In questa prospettiva i social network diventano troppo facilmente un’esca lanciata dai cybercriminali senza contare i pericoli insiti nelle normali mail.

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Imparare a distinguere cosa aprire e cosa cestinare e diffidare delle mail con oggetti a prima vista inoffensivi è solo il primo passo. Rendere partecipi i dipendenti dei software utilizzati e dei mille volti del cybercrime il secondo. Naturalmente i dipendenti non dovranno diventare esperti del settore, ma avere più che altro consapevolezza dei rischi.

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Per questo la formazione deve essere continua, in un mondo in cui il mondo virtuale è in continua evoluzione non ci si può permettere di rimanere indietro. Non bisogna dimenticare infatti che nel corso del 2014 negli Stati Uniti la metà delle 675 piccole imprese sentite dalla National Small Business Association è stata vittima di un attacco hacker. Inoltre il dato è in crescita rispetto al 44 per cento del 2013, ed ha come conseguenza diretta una perdita di circa 20 mila dollari ad attacco nel 2014, mentre era di 8 mila nel 2013.