Per fare di un team un gruppo di lavoro produttivo ed efficacie, bisogna essere degli ottimi comunicatori. Essere il leader del team non significa dominare sugli altri, ma accompagnarli per lavorare al meglio su un obiettivo comune. Tutto ciò avviene soltanto se si basa il rapporto lavorativo sulla comunicazione, sia quando si comunicano gli impegni e sia quando si deve riprendere o premiare un lavoratore. Tutto ciò serve per far lavorare i collaboratori senza stress e senza sentirsi oppressi.
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Per questo è essenziale anche quando si fanno delle critiche farle sensate e con tatto. Criticare un collaboratore in modo scortese davanti a tutti non servirà per cambiare la situazione, ma si rischia di peggiorarla. Per fare una critica positiva, bisogna mettere ij luce gli errori fatti dal collaboratore, però in privato e in modo professionale. Se quando si tratta di critiche è difficile dimenticare di farle, ciò molto spesso non è valido per i feedback, questo perché quando un collaboratore è bravo si tende a dare per scontato che lo sappia, sbagliato. Come le critiche anche i feedback devono essere fatti ogni qualvolta ne è necessario, dimenticarsene rischia di far sentire il gruppo trascurato e insoddisfatto.
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Infine quando si comunicano i compiti e gli obiettivi da raggiungere, la prima regola è la chiarezza. Comunicare preferibilmente di persona, mettendo da parte le e-mail, i compiti precisi di ogni collaboratore. Questa precisione serve per non far nascere incomprensioni all’interno del gruppo e scontri per la lotta di un lavoro. Inoltre bisogna trasmettere ai propri collaboratori disponibilità, per qualsiasi problematica o nuova idea.