Selezionatori e candidati

di Francesca Vinciarelli

29 Luglio 2015 14:00

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I comportamenti dei candidati possono infastidire i selezionatori, ecco quali sono.

Durante un colloquio di lavoro il selezionatore osserva il candidato per decidere poi l’esito finale, ma per molti selezionatori bastano i primi 10 minuti per capire le caratteristiche e le capacità del candidato.

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Naturalmente il tempo che resta il selezionatore lo sfrutta o per cambiare idea o per valutare e confermare la prima impressione.

Ma tra le cose positive e negative che un candidato può compiere, ci sono alcune caratteristiche che i selezionatori non sopportano proprio.

In primis il tempo, arrivare in ritardo ad un colloquio di lavoro, se non con un ritardo eccessivo, può essere perdonato dai selezionatori, ma ciò avviene solo se il candidato avvisa del suo ritardo con il giusto preavviso. Questo elemento fa capire al selezionatore la serietà del candidato ed aiuta a superare il piccolo imprevisto.

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Se il ritardo è un errore che può rovinare l’inizio del colloquio, domandare dello stipendio rovina la fine del colloquio. I selezionatori non apprezzano chi chiede con fretta ed insistenza del compenso del lavoro. Lo stipendio è un argomento che prima o poi verrà affrontato avere un pizzico di pazienza aiuterà ad evitare spiacevoli situazioni.

Per quanto riguarda i diversi tipi di carattere, i candidati arrabbiati o troppo simpatici sono l’incubo dei selezionatori. Nel lavoro è fondamentale la comunicazione, per questo i selezionatori preferiscono una persona capace di controllare sia il tono sia le parole utilizzate in un determinato contesto, come il colloquio.

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Infine per un selezionatore è fondamentale anche l’apparenza, i candidati mal vestiti, possono rovinare l’esito dell’colloquio.