Le bugie sul lavoro spesso iniziano già dai curriculum, dove si mente sul livello di conoscenza dell’inglese o su passate esperienze negative, ma spesso le scuse e le bugie continuano anche all’interno del lavoro.
=> Scuse e ritardi
Recarsi al lavoro può rivelarsi difficile in alcune giornate, colpa degli imprevisti, come figli malati, incidenti e traffico. Ma non sempre si fa ritardo o ci si assenta dal lavoro per questi motivi, spesso le difficoltà vengono create dal lavoratore stesso, può capitare di svegliarsi stanchi e con nessuna voglia di lavorare, in questo caso le possibilità sono due, la prima recuperare le energie e recarsi al lavoro, la seconda rimanere a casa.
Ma cosa succede se si sceglie la seconda possibilità? Di certo non è facile chiamare il capo e dire oggi non vengo al lavoro, sopratutto quando non ci sono motivazioni valide. Ma molti lavoratori non si abbattano di fronte a questo problema, cercano semplicemente di inventarsi le migliori scuse per crearsi una giornata libera e lontano dal lavoro.
Secondo alcuni studi un’elevata percentuale di permessi e ritardi sul lavoro vengono giustificati da motivazioni false, ma se molte scuse sono classiche e passabili ce ne sono altre molto fantasiose. Bisogna precisare però che i ritardi e i permessi non portano conseguenze negative sul lavoro, se richiesti raramente, mancanze dal lavoro frequenti per motivi non giustificati possono creare problematiche nell’ambito lavorativo. Ricordando in caso anche di malattia di procurare al capo il certificato da parte del medico curante.
=> Le scuse dei dipendenti
Per quanto riguarda le scuse per assenze giornaliere, si trovano le morti di animali domestici, problemi fisici legati ad infiammazioni o irritazioni improvvise, incidenti in casa di ogni tipo e imprevisti mattutini degni di film comici.