Sì alla tecnologia ma con cautela

di Chiara Basciano

16 Novembre 2015 13:00

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Utilizzare la tecnologia in maniera consapevole.

L’adozione della tecnologia ha una curva fisiologica per cui il suo utilizzo entusiasma nei primi tempi per poi diventare fonte di noia. I dati provengono da una ricerca risalente addirittura agli anni cinquanta ma che appaiono più che mai attuali.

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Ci si sente sopraffatti dalla tecnologia tanto da creare tensioni in azienda. Cominciano ad apparire dichiarazioni di guerra del tipo “basta con le presentazioni in Power Point”, “niente più e-mail” o “non inviate più allegati”.

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Ma la tecnologia continua a servire, anzi, sta diventando sempre più importante nel mondo del lavoro. Il segreto per non fare venire a nausea la tecnologia è utilizzarla in maniera intelligente, favorire il lato umano e mettere in evidenza l’utilità che scaturisce dal suo utilizzo. Non sono gli strumenti a dover dominare il dipendente, ma il contrario. A volte lo strumento tecnologico diventa il capro espiatorio di un disagio più diffuso. Magari è la squadra che sta funzionando male o il progetto a non entusiasmare. Per questo è bene mantenere un costante contatto con i lavoratori e rivedere insieme le strategie e il modo di lavorare.

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Provare a fare senza è la cartina tornasole per capire se lo strumento è davvero utile. Può sembrare un azzardo ma tornare alle origini può aiutare a ritrovare la giusta direzione. Naturalmente il confronto costante con i desideri e le aspettative dei lavoratori diventa la base da cui partire, facendo però vedere le potenzialità del mezzo e lavorando in sinergia per capire come muoversi in maniera produttiva.