Capacità, fascia anagrafica di appartenenza, titolo di studio, risorse iniziali ma anche limiti e difficoltà affrontate per avviare una nuova attività: il Centro studi di Unioncamere – nell’ambito del Progetto Excelsior – ha elaborato un accurato identikit del neo-imprenditore relativo al 2015, un ritratto tracciato utilizzando i dati sulle imprese iscritte nei Registri delle Camere di Commercio.
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Prevalentemente di sesso maschile (nel 71,2% dei casi), ha tra i 35 e i 50 anni (44,2%) e sceglie la strada dell’imprenditoria per cercare di realizzarsi personalmente. Se il 48,5% dei nuovi imprenditori è in possesso di diploma, il 18,6% è laureato e il 37% ha avuto esperienza come lavoratore dipendente.
A motivare questa scelta è, nel 60% dei casi, il desiderio di auto-realizzarsi, mentre per il 14% dei neo-imprenditori la decisione di creare un’impresa arriva dopo un periodo di disoccupazione più o meno lungo.
L’entusiasmo, quindi, non sembra mancare, tuttavia sono nove su dieci i nuovi imprenditori che dichiarano di essersi imbattuti i varie criticità proprio nelle fasi iniziali del progetto, difficoltà legate alle procedure burocratiche, alla concorrenza e al posizionamento sul mercato, al sistema fiscale e al costo del lavoro. La mancanza di risorse economiche, invece, ha pesato solo nel 7,1% dei casi.