No al licenziamento

di Francesca Vinciarelli

15 Febbraio 2016 09:00

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Il licenziamento, una paura che può mettere in crisi, ecco come evitare di rovinarsi la carriera.

Il licenziamento è una probabilità presente nel mondo del lavoro, probabilità che spaventa ogni lavoratore.

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In quanto perdere il lavoro significa perdere anche la retribuzione e la possibilità di crearsi una carriera. Ovviamente il licenziamento avviene solo dietro un giustificato motivo, ma se il pensiero di un licenziamento rimane fisso è importante capire e sapere come evitarlo. Il licenziamento non avviene solo per problematiche del lavoratore, ma in un periodo di crisi può avvenire anche per problematiche economiche o per problematiche interne all’azienda. Qualsiasi sia il problema l’importante è provare ad applicarsi al meglio verso il proprio lavoro per evitare qualsiasi problematica. Ovviamente le capacità e le conoscenze sono elementi principali, apprezzati da un’azienda e spesso allontanano quasi al 100% una probabilità di licenziamento.

Ovviamente l’azienda vuole dei lavoratori produttivi, attenti e collaborativi, possedere tutti questi elementi allontana il pensiero da un dirigente di licenziare quel determinato lavoratore. Al contrario mostrarsi sempre stanchi, poco disponibili e non riconoscenti del proprio lavoro, può portare dei dubbi al proprio capo. Non bisogna però dimenticare di non creare il proprio percorso lavorativo sulla paura di essere licenziati, ogni azione deve essere fatta per la passione verso il lavoro e per una voglia di lavorare reale, il rischio di lavorare soltanto per la paura di essere licenziati può portare prima o poi effetti contrari.

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In quanto “recitare” rischia di causare con il tempo stress e stanchezza, elementi che nel mondo del lavoro portano poca produttività e scarsa attenzione e reattività. Per questo spesso marcare troppo l’attenzione sul licenziamento rischia di rovinare, senza volerlo, il proprio percorso lavorativo, che nel peggiore dei casi porta proprio al licenziamento. Il licenziamento è una possibilità presente sul lavoro, ma non di certo un elemento usato per qualsiasi dimenticanza da parte del lavoratore, il licenziamento avviene per motivi ben giustificati e per problematiche aziendali molto gravi. Inoltre per un fattore psicologico essere licenziati per problematiche aziendali, destabilizza il lavoratore in minor modo e dà una spinta maggiore per migliorarsi e per reinventarsi.