Quando si lavora si tende troppo spesso a seguire delle regole, auto inflitte, che portano con il tempo la consapevolezza di sbagliare. Spesso però le tempistiche non aiutano la carriera, questo significa che capire troppo tardi gli errori che si sono e si stanno commettendo, possono portare sia ad un punto fermo del proprio percorso lavorativo e sia ad un vero e proprio fallimento.
Spesso tutto ciò è portato anche dalla consapevolezza che avere un posto di lavoro, oggi, qualsiasi esso sia è una grande fortuna, ma anche questa spesso è solo una scusante per difendere tali regole. Il lavoro è un dovere che deve essere compiuto, ovviamente, con precisione, consapevolezza e nel modo più corretto, ma non deve diventare nemmeno l’unico scopo della propria vita.
Per quanto riguarda le regole, si parla di limitazioni verso il lavoro e verso la libertà di esso, il lavoro ha già di per se delle regole, nonché gli orari, gli obiettivi, le scadenze e cose via. Ma quelle dei lavoratori spesso sono più orientate verso l’obbligo di sentirsi in dovere di accettare qualsiasi mansione, qualsiasi orario e qualsiasi richiesti extra, in sintesi e nello specifico non dire mai di no. Tutte le altre regoli, se sono presenti, riguardano quasi sempre la principale, nonché quella appena detta. Che alla fine dei conti è più una limitazione che una regola.
=> Oggi no
Tutto ciò porta delle conseguenze sia alla propria salute che al proprio lavoro, dire sempre si non è sinonimo di bravura, ma al contrario emana poca personalità, poco coraggio e poca considerazione per le proprie capacità e conoscenze. Qualsiasi ruolo si ricopre è importante valutare sempre le richieste che si ricevono, è un diritto che dovrebbe essere sempre rispettato. Tutto ciò è importante per capire, che la maggior parte delle volte, l’insoddisfazione sul lavoro è creata proprio da se stessi. Le problematiche, lo stress e la stanchezza, sono in parte conseguenza di una vita lavorativa, ma possono essere in parte anche conseguenze delle proprie decisioni.