![logo PMI+](https://www.pmi.it/app/themes/pmi-2018/dist/images/pmi+/pmiplus-logo-big-white.png)
![logo PMI+](https://www.pmi.it/app/themes/pmi-2018/dist/images/pmi+/pmiplus-logo-big-white.png)
I diciassette firmatari del Manifesto Agile, pubblicato nel 2001, credono fermamente che si debba dare più valore agli individui e alle interazioni più che ai processi e agli strumenti, al software funzionante più che alla documentazione esaustiva, alla collaborazione col cliente più che alla negoziazione dei contratti e che si debba rispondere al cambiamento più che seguire un piano.
=> Scopri il lavoro agile
Partendo da questi presupposti anche i manager possono trarne una lezione, anche grazie ai consigli presenti nel volume scritto da Jim Highsmith – firmatario del Manifesto Agile – , dal titolo Agile Project Management: Creating Innovative Products. Secondo quanto afferma l’esperto valgono anche per i singoli manager i valori attribuiti alla creazione dei software. Quindi il manager dovrebbe produrre valore più che rispettare i vincoli, cioè i dettagli tecnici, i tempi e i costi, guidare il team più che gestire le attività, prerogativa del team stesso, e sapersi adattare al cambiamento più che conformarsi alle pianificazioni.
=> Leggi la flessibilità per fidelizzare
Si faccia attenzione però: gli elementi indicati come prioritari non escludono i secondi, che devono pur essere presenti durante l’attività lavorativa, ma non devono arrivare a guidarla. Secondo Highsmith l’agilità è l’abilità di produrre il cambiamento ma anche di rispondere ad esso, in modo da saper gestire il mondo del business, caratterizzato da variazioni continue ed improvvise.
=> Vai alla leadership agile
Si tratta quindi di saper essere flessibili e stabili al tempo stesso, creando un equilibrio difficile che, una volta raggiunto, porta al successo.