Sul lavoro si è sempre stati abituati ad ascoltare racconti su gloriose carriere da parte di uomini, la carriera delle donne era al contrario quasi una stranezza.
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Per quanto entrambi i percorsi possono far parlare, la differenza si trova proprio nei contenuti, la donna per conquistare la sua carriera deve letteralmente lottare, l’uomo vive il tutto come un percorso ovvio e naturale.
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Per lottare si intende la continua necessità di farsi notare, rispettare, conoscere e far capire sempre e continuamente le proprie potenzialità. Tutto questo non è nulla di positivo, in quanto da una parte è giusto dare conferme sul lavoro per la propria professionalità, ma dall’altra parte non deve diventare un elemento di tutti i giorni. Spesso questa problematica è presente sopratutto nel primo periodo di lavoro, quando tutto l’ambiente lavorativo intorno deve conoscere il nuovo lavoratore, dopo svanisce, ma spesso solo per gli uomini.
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Ma le perplessità sulla carriera della donna, non sono altro che i dubbi su una possibile conciliazione lavoro-famiglia, ma anche in questo la visione è altamente chiusa e limitata. La donna deve quindi obbligatoriamente rinunciare ad una dei due aspetti, e ovviamente dovrebbe rinunciare al lavoro, una visione molto presente nel passato e diffusa ad oggi anche nel presente. Ovviamente sono cambiati i modi e anche i divieti, ma comunque rimangono le problematiche e i pregiudizi.
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Oggi la donna può lavorare e cercare anche di rivendicare i propri diritti, ma comunque deve lottare per qualcosa che dovrebbe essere ovvio come per l’uomo. Spesso le differenze che si vanno a creare nell’ambiente di lavoro sono evidenti, anche molteplici statistiche lo hanno provato, più manager uomini, stipendi in paragone più alti, progetti di rilievo assegnati agli uomini e fiducia da parte dei dipendenti verso un superiore, sempre più alta per gli uomini. Anche per questi motivi le donne vogliono e devono far carriera, anche di fronte milioni di difficoltà ed ostacoli, aiutate dalle molteplici battaglie per portare ad un’equa valutazione, e retribuzione, uomini e donne.