La crisi economica può provocare problematiche drastiche per un lavoratore, tra queste il licenziamento o la cassa integrazione. Si sa però che trovare un nuovo posto di lavoro è alquanto difficile, per questo in alcuni casi si accettano cambiamenti, pur di non perdere il proprio posto di lavoro.
=> Se il dipendente rifiuta il trasferimento
Ad esempio il trasferimento, un cambiamento difficile da accettare nell’immediato, che può portare stress e stanchezza. Trasferimento significa dover cambiare le proprie abitudini e la propria routine, sopratutto inizialmente tutto ciò appare difficile e quasi impossibile. Il trasferimento deve essere preso come un’opportunità che porta crescita ed esperienza, questo pensiero aiuterà a superare al meglio la fase iniziale. Inoltre quando si inizia il nuovo lavoro nella nuova sede, bisogna iniziare al meglio anche con i nuovi colleghi, spesso lo stress portato dal cambiamento rischia di rovinare anche i nuovi rapporti lavorativi. Creare da subito una buona comunicazione aiuta a creare un ambiente di lavoro confortevole, che porterà ad apprezzare di più il nuovo lavoro.
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Naturalmente il trasferimento di lavoro non è un’alternativa che può sempre essere attuata da un datore di lavoro, il trasferimento deve avvenire seguendo delle regole ben precise emesse dalla legge. L’art. 2013 c.c. specifica infatti che il trasferimento avviene solo in presenza di “comprovate ragioni tecniche organizzative o produttive”. Più precisamente il datore di lavoro deve dimostrare l’inutilità di tale dipendente nella sede di provenienza, la necessità della presenza di quel dipendente, con la sua particolare professionalità, nella sede di destinazione, la serietà delle ragioni che hanno fatto cadere la scelta proprio su quel dipendente e non su altri colleghi che svolgano analoghe mansioni. Nel caso in cui le condizioni per il trasferimento non siano presenti, diventa automaticamente illegittimo e può essere annullato dal pretore del lavoro. Il datore di lavoro prima del trasferimento, deve mettere a conoscenza il dipendente per iscritto.