Per gestire al meglio un gruppo di lavoro bisogna essere un ottimo capo, le caratteristiche per esserlo sono molteplici, tra qui una buona conoscenza e competenza del lavoro che si sta per svolgere, essere autorevoli e carismatici con il gruppo di lavoro che si dirige, saper pianificare nel modo migliore il lavoro e capire quando e quali responsabilità bisogna delegare. Queste caratteristiche, ma anche molte altre sono alla base per essere un buon capo, ma è presente tra tante una caratteristica insolita, il senso di colpa.
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Ma perché il senso di colpa? Molti psicologi pensano che proprio il senso di colpa fa muovere molte nostre azioni. Ad esempio alcuni giorni si è disposti a stare delle ore in più al lavoro per portare a termine dei compiti, non essendo però retribuiti, accade questo perché è difficile sentirsi liberi se si è consapevoli di avere ancora del lavoro arretrato. Il senso di colpa fa scattare la sensazione di non aver agito nel modo giusto, spingendo i futuri leader a intraprendere azioni positive che finiscono per premiarli. Il senso di colpa inoltre fa sentire alle persone il bisogno di correggere gli errori compiuti con un’azione positiva.
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Bisogna però far attenzione tra vergogna e senso di colpa, in quanto nel primo caso si tende a nascondersi, delegare le responsabilità e scappare dalle situazione, nel secondo caso come già detto, porta le persone a migliorare e migliorarsi, cercando di portare una situazione negativa in positiva, sia per se stessi, sia per il proprio gruppo di lavoro e sia per l’azienda dove si lavora.