La competizione sul lavoro è per molti essenziale per andare avanti con la propria carriera, viene usato quasi come una spinta per dare sempre più degli altri, come se tutto questo fosse un atto involontario ma necessario per la propria mente.
=> Sopravvivere in un mondo competitivo
Ma purtroppo essere competitivi sul lavoro non è così positivo come si pensa, la competitività lavorativa è completamente distruttiva, sia se viene usata come motivazione personale e sia se viene usata con lo scopo di superare gli altri colleghi. La competizione porta a sopportare e a vivere un grande stato di stress che molte volte porta a rovinare la carriera, sia propria che altrui. Purtroppo la negatività di questo comportamento va a creare stress e molta tensione, questo perché un lavoratore competitivo tende a isolarsi e di conseguenza allontanare da se tutti i colleghi.
=> Stress da lavoro causato da precarietà e competizione
Ma le problematiche peggiori sono i conflitti continui, tutto ciò porta una sola conseguenza nonché l’abbassamento della produttività. Tutto questo per un’azienda è distruttivo e non aiuta in nessun lato, anche perché un solo dipendente eccellente, spinto dalla competitività, non può prendere il posto di tutti i dipendenti necessari. Per questo è fondamentale analizzare tutte le capacità di ogni individuo per creare così un team di lavoro equilibrato, distribuendo inoltre ad ognuno compiti ed obbiettivi distinti, in questo caso saranno molto più basse le cause che fanno solitamente scattare le competitività sul lavoro.