Da operaio a manager il passo non è impossibile, molte storie confermano che con costanza, un pò di fortuna, molta pazienza e voglia di sperimentare e non tirarsi mai indietro tutto si può fare.
=> Manager e professioni digitali
La strada è lunga e in salita e il percorso parte dai lavori più umili, l’esperienza lavorativa serve per crescere e capire al meglio il mondo del lavoro. Sopratutto rispetto agli anni passati le possibilità che hanno oggi i giovani sono maggiori, questo perché molto spesso hanno alle spalle maggiore cultura e preparazione, data la possibilità di frequentare l’università. La nota negativa dei giovani di oggi è forse la presunzione di avere tutto e subito. Il percorso sia in passato sia oggi è comunque un percorso che deve essere fatto con consapevolezza esperienza e con molta voglia di fare. Inoltre al giorno oggi è importante tenersi sempre attivi ad esempio con corsi di formazione. Questo serve perché nel mondo del lavoro i cambiamenti sono all’ordine del giorno, essere sempre aggiornati può essere un aiuto per diventare un futuro manager.
=> La strada per essere manager
Nulla quindi è possibile ed anche nel passato dove il salto da operaio a manager poteva essere più difficile, ecco chi ce l’hanno fatta:
- Angelo Cavazzana 59 anni di Bolzano da aiuto macchinista nelle ferrovie nel 1979 diventa quadro apicale nel 2010 assumendo la produzione del Trentino-Alto Adige.
- Heinrich Ridl 62 anni di Sluderno, inizia alla Cassa Raiffeisen di Nalles, dal 1993 fino al pensionamento ha l’incarico di consulente unico per i servizi finanziari.
- Anton Wierer 62 anni, di Brunico, inizia nel 1974 alla Metallplast Legno come operaio caposquadra. Nel 1983 è stato assunto dalla Rema spa, per cui oggi sovrintende alla produzione di 64 operai e 2 apprendisti.