I contratti di lavoro sono diversi e variano con essi i diritti e le tutele, è fondamentale in qualsiasi posizione ci si trovi conoscere i tipi di contratti.
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La regola principale vuole che i contratti di lavoro si basano su tre tipologie che vanno a stabilire le differenze tra categoria, qualifica e mansione. Le riforme legislative variano di anno in anno e alcune volte stravolgono del tutto le regole vigenti precedentemente. Per questo motivo è fondamentale che il datore di lavoro conosca e segua le regole e i vari aggiornamenti Ma iniziando dal principio il contratto di lavoro è l’accordo fra il datore di lavoro e il lavoratore, attraverso il quale il lavoratore si obbliga a prestare la propria opera in cambio di una determinata retribuzione. Inoltre i datori di lavoro hanno l’obbligo di fornire un luogo di lavoro sicuro e adatto alla tipologia di attività.
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I contratti sono molteplici e vanno a dividere tutte le tipologie presenti in Italia ed utilizzati margiormente dalle aziende. Il primo contratto nonché quello a tempo determinato è quello più comune, nello specifico si parla del contratto nel quale il lavoratore si impegna, senza vincolo di durata e dietro versamento di una retribuzione, a prestare la propria attività lavorativa sotto il potere direttivo, organizzativo e disciplinare del proprio datore di lavoro. Il contratto a tempo determinato invece, come dice la parola stessa, fa riferimento ad una durata prestabilita dell’impiego in questione. Il contratto può essere concluso tra un datore di lavoro e un lavoratore per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, per una durata massima di 36 mesi.
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Dopo i contratti più conosciuti si passa ad i più usati, ma spesso meno chiari, come il contratto di apprendistato, per fare chiare l’apprendistato è un contratto di lavoro caratterizzato da un contenuto formativo. Questo significa che il datore di lavoro, oltre a pagare la retribuzione all’apprendista per il lavoro svolto, deve garantire all’apprendista obbligatoriamente la formazione necessaria per acquisire competenze professionali adeguate al ruolo e alle mansioni per cui è stato assunto. Il contratto di lavoro a tempo parziale nonché il part-time è caratterizzato da un orario di lavoro inferiore rispetto al tempo pieno. Il contratto di somministrazione di lavoro è un particolare contratto di lavoro subordinato che coinvolge tre soggetti, il somministratore, l’utilizzatore e il lavoratore. Il lavoratore è assunto dal somministratore, ma viene inviato a svolgere la propria attività presso l’utilizzatore.
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Il contratto di lavoro intermittente è un contratto di lavoro subordinato, nel quale un lavoratore può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo, anche con riferimento alla possibilità di svolgere le prestazioni in periodi predeterminati nell’arco della settimana, del mese o dell’anno. Le collaborazioni organizzate dal committente, D. Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 ha disciplinato ex novo le collaborazioni coordinate e continuative, disponendo il superamento del contratto a progetto e l’abrogazione della previgente disciplina delle collaborazioni continuative rese dai titolari di Partita IVA. Infine il contratto di lavoro accessorio fa riferimento alle prestazioni lavorative non riconducibili alle tipologie contrattuali tipiche del lavoro subordinato o del lavoro autonomo, ma caratterizzate da un limite prettamente economico e dal pagamento attraverso dei voucher.