Sono mezzo milioni i quadri aziendali, nello specifico i quadri che operano nel settore privato sono oggi in Italia quasi 500mila, 65% laureati, 15% con master, 30% donne, 70% partecipi delle strategie aziendali.
=> Dirigenti, quadri, impiegati: un rapporto controverso
Soltanto il 39% di chi opera in queste aziende partecipa attivamente alla definizione delle strategie. Per quanto riguarda il luogo dove i quadri lavorano, è stato calcolato che solo nei due terzi delle aziende si sono effettuate ristrutturazioni. Solo nel 34,5% dei casi si è cambiato il top management, mentre nell’8,4% si pensa di farlo. Per gli intervistati il rapporto tra competenze e mansioni svolte è molto (52%) o abbastanza (38%) coerente e le attività assegnate corrispondono alla qualifica (76%). Poco più della metà valuta le proprie capacità professionali utilizzate correttamente (57%). Una minoranza ritiene la retribuzione adeguata all’attività svolta (47%) e la propria capacità valorizzata (41%). I due terzi degli intervistati dichiarano di avere autonomia (67%) e rispetto del contratto (64%), un po’ meno manager ritengono adeguati gli strumenti di lavoro (56%), i benefit (54%) e le risorse umane a supporto (53%).
=> Manager e quadri, mai senza un profilo social
La formazione rappresenta un’altra seria problematica: più della metà non l’ha ricevuta all’ingresso in azienda da parte del datore di lavoro e non possiede ad oggi una formazione specifica al ruolo (52%), mentre i due terzi (67%) denunciano un calo della formazione a causa della crisi Per due terzi dei quadri gli ultimi anni sono stati i più stressanti, con un carico di lavoro più elevato e con più tensioni con i colleghi. Per alcune aziende ci sono stati anche dei forti cambiamenti: nuove competenze, più flessibilità, più mobilità ma non sempre queste nuove richieste aziendali si sono trasformate in valorizzazione per i quadri. Invece per poco più di un terzo dei quadri intervistati, la situazione lavorativa è stata positiva, sono cresciuti professionalmente, hanno avuto nuove opportunità lavorative e una rilevanza di ruolo maggiore.