Da open space a ufficio privato

di Teresa Barone

29 Luglio 2016 13:00

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Pro e contro degli spazi di lavoro aperti, toccasana per comunicazione e collaborazione ma pericolosi per concentrazione e privacy.

Allestire postazioni di lavoro all’interno di ampi uffici aperti oppure progettare stanze separate e riservate? Per le aziende questa è una scelta che deve tenere conto di non pochi fattori, economici e non.

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Prima di decidere come creare lo spazio di lavoro più adatto, tuttavia, è necessario focalizzare l’attenzione sui pro e i contro di ciascun ambiente.

Se è vero che l’ambiente di lavoro influenza l’atteggiamento dei dipendenti, il livello di soddisfazione e la creazione di una determinata cultura aziendale, un ufficio open space è certamente in grado di favorire la comunicazione e lo spirito di squadra, la condivisione e lo scambio di conoscenze, potenziando le relazioni e incentivando utili sessioni di brainstorms.

In termini di costi, postazioni di lavoro collocate tutte all’interno dello stesso ambiente possono favorire il risparmio dei costi relativi all’impianto di riscaldamento e raffreddamento, tuttavia a farne le spese è probabilmente la tutela della privacy dei lavoratori e la loro concentrazione, minata dagli inevitabili rumori e dalle continue distrazioni, a lungo andare responsabili di limitare efficienza e produttività.

Se la scelta ricade sull’allestimento di spazi di lavoro separati e riservati, la creazione di spazi comuni può in qualche modo favorire la socializzazione e la collaborazione senza compromettere riservatezza e impegno.