Abbigliamento e domande

di Francesca Vinciarelli

10 Ottobre 2016 09:00

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Abbigliamento sul lavoro spesso i dubbi si trasformano in errori, ecco come evitare figuracce.

I pensieri principali di un lavoratore sono la buona riuscita di un lavoro, la conclusione di un progetto in tempo, ricevere un’adeguata retribuzione e svolgere al meglio le proprie mansioni.

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Ma ci sono degli aspetti, che anche se meno importanti, devono essere curati per risultare sempre completi e professionali, nello specifico si parla dell’abbigliamento.

Per le donne è sicuramente più facile, in quanto preferiscono rendere il proprio aspetto perfetto sempre per ogni occasione, ed ovviamente quindi anche sul lavoro. La valutazione del proprio abbigliamento di lavoro, dovrebbe essere però un pensiero che preoccupa indistintamente qualsiasi lavoratore, dare poco peso a ciò che si indossa al lavoro è un errore di molti. Quasi sempre l’abbigliamento è come un biglietto da visita, in parte racconta la propria personalità, questo sta a significare che un lavoratore trasandato e poco curato, potrebbe portare un capo o un collega a pensieri negativi.

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Per questo spesso trascurare l’abbigliamento non è un danno solo a se stessi, ma può procurare una reputazione che danneggia con il tempo anche la propria carriera ed il proprio futuro. Tutto ciò non significa mettere da parte la propria personalità e il proprio look, ma significa rendersi professionali con un pizzico di personalità. La regola principale quando si sceglie l’abbigliamento per recarsi al lavoro è evitare l’esagerazione, per le donne significa evitare un trucco troppo pesante, vestiti troppo scollati, e dei tacchi troppo alti. Per gli uomini significa evitare vestiti trasandati e troppo sportivi.

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L’importanza di curare il proprio abbigliamento sul posto di lavoro evita sia imbarazzanti critiche da parte di colleghi o capi e sia pensieri negativi collegati alla propria professionalità. Sul lavoro si tende a creare velocemente la reputazione di una persona, l’abbigliamento potrebbe essere un elemento tra tanti utilizzato per definire un lavoratore, per non compromettere il proprio futuro è meglio prevenire, perché sul lavoro difficilmente si riesce a modificare il pensiero degli altri.