Il lavoro per le mille sfaccettature che ha tende a creare diverse problematiche, sia al lavoratore che all’azienda in questione.
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Principalmente si pensa alla produttività, alla retribuzione e alla salute dei lavoratori, tutti elementi che spesso possono subire delle variazioni e creare problemi. In tutto questo si tende, quasi sempre, a puntare il dito verso i propri superiori, indicandoli sempre come colpevoli e iniziatori di qualsiasi ipotetico sbaglio. Ma i casi in cui la colpa è invece dei lavoratori non sono pochi, oltretutto in alcuni casi sono protagonisti di eventi che danneggiano economicamente l’azienda e non solo. I furti sul lavoro ad esempio sono un argomento poco conosciuto, tutti sono consapevoli di questa problematica ma ci si rende conto poco dei reali danni e anche del reale livello di furti sul lavoro.
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E in Italia la situazione è al quanto grave, si classifica infatti al primo posto per il maggior numero di sottrazione di beni materiali. Furti che hanno come protagonisti proprio i dipendenti, che si sentono in diritto di togliere alla propria azienda un qualsiasi bene materiale. L’azienda oltre alla mancanza di tale bene si trova a dover recuperare al danno, tutto questo non aiuta l’economia aziendale e spesso abbassa anche notevolmente la produttività. Entrando nello specifico se si parla di furto sul lavoro si possono intendere diverse tipologie, infatti il 22% prende beni fisici, seguono poi i casi di frode da parte del venditore(17%) e infine il furto d’informazioni (15%). Bisogna dire infine che tutte le tipologie di furto danneggiano gravemente l’ambiente di lavoro, ma nello specifico il furto d’informazione può portare anche al fallimento, anche perché i protagonisti non sono più solo i dipendenti ma anche fonti esterne come le associazioni criminali, gli hacktivist e i consulenti aziendali.