Verso un ufficio flessibile

di Chiara Basciano

23 Novembre 2016 13:00

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Ripensare gli spazi aziendali in nome di un lavoro flessibile e collaborativo.

Lo specchio del nuovo tipo di organizzazione che sta prendendo piede nelle aziende, più flessibile, con pochi dirigenti e dipendenti con capacità specifiche e un vasto numero di collaboratori esterni, è  nel luogo fisico: l’ufficio.

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Esso infatti si deve adattare alle mutate condizioni aziendali, favorendo uno scambio attivo tra le varie parti e una collaborazione tra le persone. Per questo diventano centrale le aree dedicate allo scambio sia formale che informale, appaiono stanze con divanetti e piccolo bar accanto alla classica sala riunioni, spazi per la formazione e per i laboratori accanto alle postazioni con computer. Tutto in nome del lavoro di squadra.

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I luoghi devono essere flessibili come il lavoro, a seconda dei progetti infatti cambierà il numero delle persone presenti in azienda e ciò obbliga ad avere spazi funzionali, capaci di accogliere forza lavoro quando serve ma di non apparire spoglia e desolata nei momenti di maggiore calma. La piacevolezza del posto infatti incide sulla psiche del lavoratore e da qui si spiega l’attenzione nei confronti del design e il fiorire di azienda dotate di uffici innovativi dal punto di vista tecnologico ma anche dell’architettura.

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Il white paper proposto da Digital4 e Copernico e dedicato proprio all’ufficio del futuro spiega «Gli spazi diventano spesso più colorati e luminosi per favorire la creatività o la concentrazione, si può lavorare in piedi oppure seduti per terra, con pavimenti pieni di cuscini, poltrone a sacco e nuovi concept di sedute dal design post moderno che sfruttano le pareti con scrivanie pensili e sgabelli. Per sfruttare meglio lo spazio e la luce si aboliscono le pareti e si opta per gli open space. Negli spazi ufficio arrivano i nidi per le call conference, che offrono l’isolamento necessario a chi lavora in un ambiente condiviso, rispettando così la democrazia acustica del coworking». Largo all’innovazione e agli uffici del futuro, quindi.