Tutte le volte che ci si immerge negli annunci di lavoro, si legge in quasi tutte le descrizioni che è necessaria la conoscenza della lingua inglese.
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Questo significa che le lingue sono essenziali per il lavoro, ma se anni fa sapere “solo” l’inglese era già un traguardo, al giorno d’oggi non lo è più, sarà per la globalizzazione, per i continui contatti con l’estero e per le trattative di mercato, ma l’inglese oggi deve essere seguito da altre lingue. Ecco allora che si presentano altre lingue, che aprono gli occhi e gli orizzonti. Le aziende sono infatti sempre alla ricerca di professionisti con skill linguistici evoluti in grado di relazionarsi in maniera fluente. Si parla del russo, del cinese e del francese. Tutte e tre lingue molto utilizzate per lo scambio con il nostro paese, il russo ha registrato un boom notevole negli ultimi 10 anni e gli scambi con il nostro paese sono in costante crescita. Il cinese, dal 2001 al 2011 i non cinesi che studiano mandarino sono cresciuti di quasi 50 milioni. Infine il francese è la lingua che gli analisti considerano la più interessante in termini di sviluppo futuro. L’importanza delle lingue è basata su diversi criteri, in primis la diffusione nel mondo, l’interesse dal punto di vista economico e politico e infine la vicinanza geografica.
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Inutile dire che con la crisi anche le aziende mirano in alto, per questo sono molto più apprezzati dalle aziende i candidati con una conoscenza di più lingue, tutto ciò per l’aumento della comunicazione con il mondo estero e per la quantità molto elevata di informazioni importanti via web in lingua straniera. Tutto questo per le aziende significa migliori prestazione e anche tagli di costi dovuti spesso alla necessità di più lavoratori con diverse caratteristiche. Per il lavoratore significa una facilità maggiore di trovare impiego e una possibilità di esperienze maggiori all’interno del mondo del lavoro.