Prosegue senza sosta l’esodo di professionisti qualificati dall’Italia verso le mete straniere, destinazioni che offrono migliori opportunità di carriera e crescita professionale.
=> Il costo della fuga dei cervelli
A fare il punto della situazione, valutando le ultime stime fornite da Istat, Censis e Aire, è AdnKronos: al primo gennaio 2016 ammontavano a 4,8 milioni i “cervelli” italiani che vivono oltre i confini nazionali, una cifra in crescita del 54,9% rispetto a dieci anni prima.
Si tratta quasi totalmente di laureati, di entrambi i sessi, appartenenti a varie fasce di età e per l’89% in possesso di un contratto lavorativo che corrisponde agli studi effettuati. Nel 72,2% dei casi, inoltre, si tratta di un impegno di lavoro permanente.
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Per quanto riguarda i dati rilevati dall’Aire (Anagrafe italiani residente all’estero), all’inizio del 2016 si contavano 4.811.163 italiani residenti all’estero, dei quali 2,5 milioni si trova in Europa mentre 1,9 milioni risiede in America.
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