Sul lavoro ci si sente sempre meno concentrati e produttivi e in famiglia sempre più stanchi e meno presenti, per evitare tutto ciò e rovinare i due percorsi è importante tenerli seperati. Ma come?
Lavoro, da padre in figlio
È necessario trovare un equilibrio che tenga a distanza questi due elementi, anche perché in entrambi i casi non è corretto che qualcuno risenta di problematiche non inerenti all’ambiente in questione. Soprattutto nel lavoro questa separazione è fondamentale, ad esempio un dipendente deve prendersi un richiamo per un effettivo errore che ha compiuto sul lavoro, non deve invece assolutamente prendere un richiamo solo per la necessità di uno sfogo da parte del datore di lavoro, sfogo dettato da problematiche non lavorative. Ovviamente anche nel caso inverso ciò non deve accadere, anche perché non si danneggia solo il lavoro o la famiglia ma si va a danneggiare il proprio stato fisico e mentale. È importante quindi da subito dividere la vita lavorativa e la vita privata, in caso di disguidi in uno dei due ambienti è fondamentale risolvere la problematica nell’ambiente inerente.
Tra il lavoro ed i figli
Ovviamente tenere separati due elementi fondamentali per la propria vita, per diversi motivi, è spesso molto difficile. Questo perché si parla della vita lavorativa e della vita privata, due sfere che probabilmente fanno parte della vita di ogni individuo, che spesso volendo o non volendo si incontrano rendendo difficile la separazione. Bisogna pensare che si parla di una necessità di tenere separate la sfera privata e la sfera lavorativa, per il semplice motivo di andare a salvaguardare il proprio benessere e quello di chi ci sta intorno. Troppo spesso succede proprio il contrario e si tende a portare i problemi vissuti in famiglia a lavoro e viceversa, questo comportamento però è dannoso sia per lo sviluppo del lavoro e sia per il benessere dei propri familiari, con il rischio di perdere il lavoro e/o la famiglia.
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