L’accordo siglato tra Federmanager e Confapi – mirato al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di dirigenti e quadri superiori – rappresenta una risorsa importante per agevolare la crescita delle piccole e medie imprese grazie all’inserimento di professionalità manageriali.
=> Manager al servizio di giovani startupper
Lo conferma a Labitalia Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager, mostrando soddisfazione per la firma dell’accordo che rinnova l’impegno di entrambe le parti per rilanciare la competitività delle PMI.
«Prendendo atto delle oggettive difficoltà che incontrano le piccole e medie aziende industriali l’accordo non ha previsto incrementi di natura economica del minimo contrattuale preferendo focalizzare l’utilizzo delle poche risorse disponibili sul rafforzamento degli strumenti e delle tutele del welfare contrattuale.»
Il nuovo contratto (che riguarda oltre 3.500 dirigenti attivi in circa 1.500 aziende, come anche 85.000 quadri superiori) focalizza l’attenzione sul welfare, grazie all’incremento delle risorse destinate alla previdenza complementare: è previsto un contributo obbligatorio pari allo 0,5% della retribuzione versato dalle imprese al Previndapi, ente bilaterale di settore.
Secondo Cuzzilla, inoltre:
«L’introduzione della certificazione manageriale che Federmanager, attraverso il nuovo contratto, mette a disposizione delle PMI e che consente alle aziende di questo settore di poter accedere ai profili manageriali più richiesti dal mercato, come ad esempio il temporary manager, il manager per la internazionalizzazione, l’export manager e quello per le reti d’impresa e da ultimo l’innovation manager, le cui competenze manageriali sono certificate da una società leader internazionale di questo mercato come Rina Services.»
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