Il curriculum è una sorte di biglietto da visita che racconta la formazione e l’esperienza di una persona, si invia alle aziende nella speranza di venire chiamati.
Curriculum nel cestino
Bisogna saperlo scrivere bene, inserendo le esperienze inerenti e il giusto livello delle proprie capacità. Inoltre oltre la formazione si aggiungono anche le proprie esperienze lavorative e ad altre conoscenze come le lingue. Un selezionatore quando si trova un curriculum davanti si aspetta di leggere la verità, ma da alcune ricerca, sembra che i lavoratori tra cui anche i manager mentono sul proprio curriculum. Le bugie più gonfiate nei curriculum di tutto il mondo, sono le conoscenze per quanto riguarda le proprie competenze linguistiche. Passando poi per il reale contenuto delle proprie esperienze lavorative e per quanto riguarda le competenze nel campo dell’informatica. Gli italiano tendono invece a gonfiare le proprie abilità nella gestione di team e collaboratori, ma non mancano neanche le bugie sui propri titoli di studi. Capita quindi sempre più spesso di trovarsi davanti curriculum in parte falso, chi più o chi meno, tende a modificare il proprio curriculum. Questa abitudine non fa bene nel al lavoratore ne all’azienda, selezionare il personale significa spendere tempo e soldi, un curriculum che non racconta la verità può danneggiare l’azienda, questo perché vengono messe persone in ruoli non adatti realmente alle proprie capacità. Insomma le bugie hanno le gambe corte quindi è meglio evitare gonfiature nel proprio curriculum vitae.
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