Essere infelici sul lavoro

di Francesca Vinciarelli

27 Febbraio 2017 11:00

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Infelici sul lavoro, ecco come parlarne con il capo.

Comunicare con il proprio datore di lavoro spesso è la paura più grande, qualsiasi sia l’argomento non si sa mai da dove cominciare, ma per alcuni argomenti è importante riuscire a parlare sia per se stessi che per la produttività dell’azienda.

La felicità sul lavoro dipende dai colleghi

Sopratutto quando si parla di problemi sul lavoro dalle capacità sino ad arrivare alle emozioni, bisogna riuscira a comunicare con il datore di lavoro e spiegare la propria infelicità. Il lavoro spesso debilita totalmente un lavoratore, rendendolo stanco e demotivato conseguenza dei progetti, le date di scadenza, le discussioni o la retribuzione. La verità ripaga sempre, anche se tutto questo non significa esternare un malessere senza un filo logico, ma al contrario si deve spiegare al datore di lavoro la situazione facendo un quadro completo e chiaro, in questo modo avrà poi tutti gli elementi necessari per modificare al meglio quel determinato problema. Ciò non significa avere una lista infiniti di opinioni negative, ma al contrario trovare solo alcuni punti sui quali concentrarsi reali e logici. Ricordando che nel caso in cui le problematiche non sono risolvibili dal capo, si possono esporre gli eventi cercando un aiuto o un consiglio, ad esempio se si tratta di una difficoltà con un collega. Ricordando anche che spesso il malessere sul lavoro non dipende solo da problematiche evidenti, ma potrebbe riguardare un problema di motivazione, anche in questo caso parlarne è la scelta migliore, in quanto potrebbe assegnare al lavoratore mansioni più gratificanti.

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