Il rischio è parte integrante del successo e ciascun leader è chiamato sempre a prendere in considerazione l’eventualità di un fallimento. Ammettere questa verità non è una debolezza e spetta a chi detiene la leadership non far percepire la vulnerabilità come un aspetto negativo, come un valore da nascondere.
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Non è fingendosi invincibili, infatti, che si conquista maggiore rispetto e fiducia da parte dei propri collaboratori. Condividere le proprie debolezze non farà altro che rafforzare il rapporto con il proprio team, garantendo sempre la massima trasparenza.
I collaboratori apprezzano sempre l’onestà del loro leader, anche quando si tratta di sottolineare una criticità o chiedere aiuto. Una maggiore trasparenza consente anche di avviare una comunicazione bidirezionale e limitare i conflitti, rivelandosi determinante anche nel meccanismo di concessione e ricezione di un feedback critico.
Se il leader non cela la sua vulnerabilità, inoltre, promuove una cultura sana e basata sull’assunzione delle proprie responsabilità anche da parte dei dipendenti, che saranno maggiormente in grado di gestire l’incertezza e il rischio in generale anche perché supportati da una rete di sostegno solida ed efficace.
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