Oltre il lavoro è importante anche il riposo e le pause, ecco tutti i diritti dei dipendenti.
Il riposo del week-end
Proprio per questo quando si distribuisce l’orario di lavoro settimanale si devono calcolare ogni sette giorni ad un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive che, di regola, coincide con la domenica, da cumulare con le ore di riposo giornaliere. Anche se ci sono due eventualità per il quale la regola varia, nonché i lavoro a turni ogni volta che il lavoratore cambia turno e non può usufruire del riposo settimanale tra la fine del turno precedente e quello successivo, i periodi frazionati di lavoro durante la giornata, le attività discontinue del personale addetto al servizio di trasposto ferroviario e le deroghe previste dai contratti collettivi.
Pause sul lavoro: anti-stress e fonte di produttività
Ulteriori regole per altre categorie di lavoratori tra cui:
- lavoratori di imprese esercenti la vendita al minuto, per i quali il riposo può avvenire per turnazione in tutti i giorni della settimana ovvero nello stesso giorno per tutti i lavoratori o all’inizio del pomeriggio della domenica;
- personale alloggiato negli alberghi per ragioni di servizio per il quale ogni settimana spetta un periodo di uscita di almeno 10 ore durante la giornata e un periodo di riposo in albergo di almeno 8 ore consecutive al giorno;
- personale viaggiante addetto ai vagoni letto, commessi viaggiatori, per il quale il riposo può essere concesso ad intervalli più lunghi di una settimana;
- personale addetto ai pubblici spettacoli, per il quale la Direzione Territoriale del Lavoro (DTL) può autorizzare il frazionamento del riposo di 24 ore settimanali in due periodi di 12 ore consecutive ciascuno.
Lunedì di riposo
Bisogna considerare anche che il riposo settimanale è di norma regolamentata dai vari contratti collettivi, che possono anche prevedere condizioni di maggior favore rispetto a quelle previste dalla normativa. Per questo il contratto collettivo può prevedere che l’orario di lavoro sia ripartito su 5 giorni, settimana corta, anziché su 6 giorni, in questo caso, il sabato non è considerato giorno di riposo ma rimane giorno lavorativo. Infine può capitare che è necessaria la propria prestazione lavorativa durante la giornata di domenica, in questo caso il lavoratore ha diritto ad un compenso, che può consistere oltre che natura economica, anche in attribuzioni di vantaggi e benefici contrattuali, come la concessione di maggiori riposi compensativi.
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