Nell’arco di sei anni le retribuzioni definite dai contratti collettivi nazionali sono aumentate mediamente solo dello 7,1%, segnando un gap evidente tra alcuni comparti.
=> Le retribuzioni manageriali
A essere caratterizzato da una crescita più rallentata è il comparto del credito e delle assicurazioni, mentre una nel settore delle estrazioni minerali l’incremento è stato superiore alla media.
Sono rilevazioni effettuate da AdnKronos sulla base degli aggiornamenti Istat sulle retribuzioni contrattuali. Gli aumenti retributivi, inoltre, sono stati maggiori nelle aziende private rispetto al settore pubblico.
Per quanto riguarda i vari ambiti del settore privato, invece, un aumento retributivo sensibile ha denotato anche il settore dell’energia e petroli, i comparti della gomma-plastica-lavorazioni minerali non metalliferi, chimica, tessile e abbigliamento, energia elettrica e gas.
Anche per quanto concerne gli stipendi dei metalmeccanici e dell’industria gli aumenti hanno superato la media nazionale, così come per l’agricoltura, il settore alimentare e le telecomunicazioni.
Meno evidenti sono stati gli incrementi salariali nei trasporti e servizi postali, nel commercio, nel’edilizia.
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