Quanto sono stressati i lavoratori europei? Quali sono gli ostacoli alla carriera percepiti come insormontabili? Lo rivela il rapporto ADP “The Workforce View in Europe 2017” (La Forza Lavoro in Europa 2017), report che esplora idee e opinioni di circa 10mila dipendenti.
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Al primo posto tra i possibili blocchi che mettono un freno alla carriera figura il fattore anagrafico, tanto che per il 16,6% dei lavoratori italiani invecchiare limita le opportunità di crescita professionale, un’opinione condivisa da una percentuale ancora maggiore se si prendono in considerazione gli intervistati over 45.
Anche i favoritismi sono molto temuti, (segnalati dal 12,2% degli italiani), così come le disparità di genere per quanto riguarda l’offerta di opportunità professionali che possano conciliare i bisogni familiari.
Allo stesso tempo, una percentuale pari al 3,4% afferma di non avere aspirazioni di crescita sul lavoro, un valore da interpretare alla luce delle cifre che segnalano un crescente stress tra i lavoratori di tutta Europa.
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Gli italiani non sono i più stressati – primato che spetta ai colleghi polacchi – tuttavia anche le percentuali che caratterizzano la penisola non sono rincuoranti: afferma di sentirsi stressato tutti i giorni il 18% degli intervistati (12% uomini, 16,5% donne), mentre aumenta fino al 25% la quota di chi si sente sotto stress almeno una volta a settimana.
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