La città italiana che garantisce ai lavoratori dipendenti stipendi più alti è Bolzano: lo si evince dalla seconda edizione del rapporto “Le dinamiche del mercato del lavoro nelle province italiane” stilato dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro.
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Non solo Bolzano vanta il tasso di disoccupazione più basso, ma le retribuzioni raggiungono i 1.476 euro mensili contro una media nazionale pari a 1315 euro.
Un primo posto notevole che vede comparire nelle immediate vicinanze Varese (1.471 euro), Monza e Brianza (1.456 euro), Como (1.449 euro), Verbano CusioOssola (1.434 euro), Bologna (1.424 euro) e Lodi (1.423 euro).
In generale, le città del Nord sembrano vantare stipendi superiori, tanto che per scorgere la prima provincia del Centro e del Sud nella graduatoria è necessario attendere fino alla cinquantacinquesima posizione, occupata dall’Aquila. Fanalino di coda è Ascoli Piceno, con 925 euro.
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Per quanto riguarda le differenze retributive tra i due sessi, il documento riporta:
«Se prendiamo in considerazione tutti gli occupanti dipendenti (full time e part time), vediamo che un terzo delle donne alle dipendenze (in tutte le ripartizioni) risulta occupata con contratti a tempo ridotto. Questa incidenza, deprime di molto il contributo del reddito da lavoro delle donne, portando le differenze retributive al 19,2% fra maschi e femmine (il dato dei soli dipendenti a tempo pieno fa registrare nel 2016 un differenziale fra maschi e femmine del 9,2%).»
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