Il pensiero di un buon colloquio oltre che del candidato è anche del selezionatore che deve cercare e trovare il candidato giusto secondo i criteri di ricerca.
I sei principi per la selezione
Un percorso complesso soprattutto se non si ha la professionalità di valutare al meglio tutti gli aspetti di un candidato, il selezionatore deve infatti attuare un processo di strategie e tattiche che servono per valutare il candidato fino in fondo. Errori nella selezione possono costare all’azienda molti soldi e molto tempo, per questo bisogna essere precisi sin dalla pubblicazione dell’annuncio, questo per attirare l’attenzione solo delle persone realmente adeguate, questo renderà la selezione più breve e facile. Nella fase decisiva, nonché quella del colloquio il selezionatore deve avere la capacità di far emergere tutti le sfaccettature del candidato, sia i lati positivi che negativi. Nello specifico l’errore più comune è quello di fermarsi alle capacità del candidato lette nel curriculum e dopo di che raccontare da quest’ultimo. Sia i curriculum che i stessi candidati, come il selezionatore, hanno delle tattiche ben studiate per apparire al meglio, il selezionatore lo sa e per questo deve capire se il candidato è realmente sincero e soprattutto se tali esperienze sono reali. Successivamente basare il giudizio, negativo o positivo, sull’aspetto e sull’abbigliamento, per quanto l’apparenza è importante il selezionatore su questi determinati aspetti deve rimanere imparziale e in primis deve essere professionale. Per quanto riguarda i modi e il carattere, può essere più giusto valutarne le caratteristiche, anche se ovviamente bisogna evitare di porre tutto il giudizio esclusivamente su questo elemento. Il selezionatore solo quando avrà il quadro completo dei possibili errori di valutazione potrà dedicarsi al meglio alla selezione e completare il lavoro con successo.
Fonte: Shutterstock