Gli stipendi italiani hanno una paga media oraria di 12,5 euro con un potere d’acquisto pari a 12,3 euro.
Stipendi italiani a confronto
Fare i paragoni di stipendio con gli altri paesi è un’abitudine giornaliera, spesso le differenze sono sostanziali e la domanda sorge spostanea, ma perché in Italia ci sono i salari più bassi? I problemi sono molteplici in primis i salari più bassi per la tipologia di contratti del lavoro, che vanno a diminuire quelli tradizionali e aumentano quelli saltuari, scandito da contratti precari e voucher, che sono tutte tipologie contrattuali che influiscono sugli stipendi.
Non mancano inoltre anche le spese obbligatorie dei datori di lavoro, negli anni passati il datore di lavoro per un dipendente italiano con retribuzione media era pari a 40.150 euro, di cui 29.328 di retribuzione lorda e 10.822 tra contributi INPS e INAIL, accantonamenti Tfr e costo di eventuale welfare aziendale. Per quanto riguarda il lavoratore invece ha percepito in busta paga 20.057 euro, con un costo annuo sostenuto dal lavoratore al netto di 6.487 euro di imposta sul reddito e di 2.783 euro di contributi versati all’INPS. In pratica si parla di un costo del lavoro il doppio della retribuzione netta, dati emersi negli passati, ad oggi anche cambiati e in parte peggiorati.
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