La teoria è una cosa la pratica un’altra, quindi finché si parla dei vantaggi dello smart working ma non si toccano con mano i manager risultano ancora restii ad accoglierlo in azienda. Eppure chi ne ha sperimentato i vantaggi ne risulta più che soddisfatto.
=> Leggi il lavoro flessibile
Ne parla Mirka Ritelli, CEO di Theoria, che ha deciso, un anno fa, di iniziare una sperimentazione dello smart working, per saggiarne la validità e che, tirando le somme afferma «Avviandoci a concludere i primi 12 mesi di sperimentazione, posso dire con certezza che lo smart working in Theoria è stato un successo e siamo fermamente decisi ad offrire in modo stabile questa opportunità a tutti i dipendenti. Lo smart working richiede certamente un importante cambio di approccio al lavoro, basato sui risultati anziché sulle ore lavorate, e, naturalmente, sulla responsabilizzazione dei lavoratori. Ma questa filosofia da sempre appartiene all’agenzia e ai suoi valori, condivisi con tutti i dipendenti».
=> Scopri gli smart workers
Lo staff composto da quindici donne ha abbracciato la novità, per la flessibilità che permette di avere e per il cambio di mentalità che così si è realizzato. I dipendenti infatti si sentono più responsabili per il lavoro da svolgere e il rapporto con l’azienda diventa di reciproca fiducia.
=> Vai alla moda smart
Organizzare la vita privata diventa più facile, senza tralasciare il lavoro che, grazia alla tecnologia, non subisce battute d’arresto. In particolare le dipendenti di Theoria che scelgono lo smart working possono e devono utilizzare il notebook aziendale sul quale è installato tutto il necessario software per la produttività e la sicurezza oltre all’accesso da remoto alla rete aziendale. Ma l’azienda intende andare ancora avanti, avendo scelto il cloud per la condivisione futura dei documenti. Buona volontà e una nuova mentalità del lavoro quindi sono le basi per un cambiamento dai mille vantaggi.
Fonte immagine Shutterstock