Sul lavoro è importante seguire delle regole per tutelare se stessi ma anche gli altri.
4 strategie per affrontare la concorrenza
Proprio per questo è presente il patto di non concorrenza, ma come funziona? Prima di tutto questo patto è un contratto a prestazioni corrispettive e a titolo oneroso, in pratica il lavoratore accetta di non svolgere attività concorrenziale per il tempo successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Tutto ciò nasce dal bisogno di tutelare l’interesse dell’imprenditore e soprattutto i segreti e le notizie apprese durante il lavoro, in modo da proteggere tutto quello che riguarda il processo aziendale dall’organizzazione amministrativa, la tecnica, i processi di lavoro, il know-how aziendale fino alla clientale e all’avviamento.
Patto di non concorrenza dell’ex dirigente
Il patto di non concorrenza per legge deve avere dei determinati requisiti, nello specifico da atto scritto, deve prevedere un corrispettivo e deve essere contenuto entro determinati limiti di oggetto, di tempo e di luogo. Nello specifico per quanto riguarda la durata, il vincolo non può superare i cinque anni per i dirigenti e i tre anni negli altri casi. Infine tale patto può essero inserito come clausola del contratto di lavoro oppure come allegato alla lettera di assunzione, potrà essere stipulato al momento dell’assunzione o durante lo svolgimento del rapporto di lavoro.
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