Ci sono vari mezzi di comunicazione e ognuno può avere un’attitudine diversa, c’è chi ama parlare con pochi, stabilendo relazioni più personali, chi ama la scrittura, che permette di riflettere e riguardare quello che su vuole comunicare e c’è chi si sente a suo agio davanti ad un folto pubblico.
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Nonostante questa non sia una caratteristica molto diffusa ci sono persone che quando salgono su un palco per parlare soddisfano la loro voglia di mettersi in mostra e di dire quello che pensano. I manager non possono tirarsi indietro dal fare questa esperienza, e anche i più timidi devono imparare a convincere il pubblico, sia che sia costituito da dipendenti che da potenziali partner.
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Ci sono piccoli trucchi da usare per sedurre il pubblico davanti a cui ci si trova. Prima di tutto bisogna sapere che la parte non verbale conta più di quello che si dice. Da un lato come ci si presenta, come ci si veste, come si gesticola, creando un insieme che deve apparire affascinante agli occhi del pubblico, mostrandosi sicuri di sé ma non spavaldi. Se la sicurezza va bene è altrettanto vero che esprimere concetti troppo definiti rischia di mettersi contro il pubblico, meglio esprimersi con parole tipo ‘penso che’, ‘suppongo’ o ‘immagino’ invece di ‘certamente’ e ‘di sicuro’.
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Il modo migliore per far ricordare quello che si è detto è essere chiari, ripetere i concetti chiave più volte e fare un riassunto alla fine del discorso. Il coinvolgimento del pubblico passa attraverso l’emozione, in questo modo si andrà dritti al pubblico e si riuscirà creare un legame con esso. Infine il discorso deve essere strutturato in maniera precisa. Iniziare con un’introduzione di trenta secondi per colpire il pubblico, si passa all’introduzione di quello di cui si parlerà, poi lo svolgimento e infine la chiusura, anch’essa di trenta secondi, utili a ripetere i concetti base del discorso.
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