Sono passati cinque anni dall’entrata in vigore della Legge sulle quote rosa, ma nonostante alcuni passi in avanti la strada da percorrere per ottenere la parità tra i due sessi ai vertici aziendali è ancora lunga. Se n’è parlato nel corso di un convegno promosso dalla Fondazione Marisa Bellisario, occasione per presentare la ricerca “Le donne ai vertici delle società italiane” condotta da Cerved.
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Nel 2017 è stato comunque raggiunto un traguardo importante, infatti le donne presenti nei board delle aziende quotate è per la prima volta superiore a un terzo rispetto alle cariche totali nel CdA. Sono ancora poche, invece, le rappresentati del sesso femminile che ricoprono la carica di Amministratore Delegato (18 alla fine del 2017) o di presidente del Cda (23).
La legge è stata un successo e ha trovato ampia applicazione anche se la crescita dove non ci sono quote rosa è lenta – commenta Marco Nespolo, Amministratore Delegato di Cerved, che ha illustrato la ricerca -. Per avere un risultato profondo nel tessuto economico del Paese e per promuovere una maggiore presenza femminile anche negli spazi non contemplati dalla legge c’è molto da lavorare. Le imprese, ad esempio, possono utilizzare di più e meglio la tecnologia e lo smart working per favorire percorsi di carriera femminili più rapidi.